Ravioli del plin: un viaggio culinario nel cuore del Piemonte

I ravioli del plin sono un simbolo della cucina piemontese, un connubio perfetto tra tradizione e innovazione culinaria.

Di Giulia Ferrari
Ravioli del plin

Se c’è un piatto che incarna l’anima della tradizione gastronomica piemontese, sono i ravioli del plin. Questi piccoli capolavori di pasta fresca sono una delizia per il palato e un omaggio alla maestria artigianale delle nonne della regione.

Storia e tradizione

La storia dei ravioli del plin affonda le sue radici nelle campagne piemontesi, dove le massaie preparavano questo piatto per celebrare le occasioni speciali. Il termine “plin” deriva dal dialetto locale e si riferisce all’atto di pizzicare e sigillare i bordi dei ravioli con le dita. Questo gesto minuzioso è diventato un’icona della cucina piemontese, simbolo di cura e dedizione nella preparazione del cibo.

Ingredienti e preparazione

Gli ingredienti base per i ravioli del plin sono semplici ma di alta qualità: farina, uova, carne, verdure e formaggio. La pasta, sottile e morbida, avvolge un ripieno gustoso e ricco di sapori. La carne utilizzata tradizionalmente è il brasato di manzo, cotto lentamente con aromi e spezie. Le verdure come spinaci, bietole o carciofi aggiungono freschezza al ripieno, mentre formaggi come il Parmigiano Reggiano o il Grana Padano donano cremosità e sapore.

La preparazione dei ravioli del plin è un’arte che richiede pazienza e precisione. Dopo aver steso la sfoglia di pasta, si distribuisce il ripieno a piccole porzioni, mantenendo uno spazio regolare tra loro. Poi, con maestria, si procede a sigillare i bordi, pizzicandoli con le dita per creare la caratteristica piega a “plin”.

Servizio e accompagnamento

I ravioli del plin vanno cotti in acqua bollente salata per pochi minuti, fino a quando non vengono a galla. Una volta scolati, vengono conditi con burro fuso e salvia, oppure con un sugo leggero al pomodoro. Un’alternativa gustosa è la salsa al tartufo, che esalta i sapori della carne e del formaggio.

Questo piatto si presta ad essere accompagnato da un vino rosso robusto, come il Barolo o il Nebbiolo, che sposa alla perfezione i sapori intensi dei ravioli.

Conclusioni

Prepararli è un’esperienza che va oltre il semplice atto di cucinare: è un modo per celebrare le radici e i sapori di una terra ricca di storia e passione. Ogni morso di questi piccoli gioielli è un viaggio nel cuore del Piemonte, un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti della buona cucina.

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